Maristella Maggi
11 novembre 2020
16:00 - 18:00
Orphan and rare diseases from different perspectives.
La tecnologia proposta trova applicazioni nel campo medico, in particolare per il trattamento della leucemia linfoblastica acuta (ALL) e di altri tumori dipendenti dalla L-asparagina per la proliferazione. Si propone l’uso di un nanobody catalitico dotato di attività asparaginasica, unito a un anticorpo che ne permette il targeting specifico (T-CAN).
Stato del brevetto
DEPOSITATO
Numero di priorità
PCT/IB2018/057037
Data di priorità
14/09/2018
Licenza
INTERNAZIONALE
Mercato
Il mercato di riferimento è quello oncologico.
Il mercato attuale della L-asparaginasi corrisponde a circa un terzo del mercato mondiale degli enzimi terapeutici e si aggira intorno a 800 milioni di dollari l’anno (previsto per il 2020).
Occorre considerare anche un “unmet need” superiore a 1 miliardo di dollari.
Ci si aspetta che la nuova molecola possa appropriarsi almeno della fetta di mercato dei non responder, pari a circa il 10% del totale dei pazienti. MEDAC GmbH si è detta informalmente interessata.
Problema
La L-asparaginasi è una proteina impiegata dalla prima metà del secolo scorso per il trattamento combinato della Leucemia Linfatica Acuta dei bambini. Per la sua dimensione e natura batterica, l’enzima ha diversi problemi: induce un’importante risposta immunitaria nell’ospite, soprattutto se adulto, ha un’azione sistemica, non riesce a raggiungere facilmente la nicchia tumorale e non supera la barriera ematoencefalica (BEE), oltre la quale, tuttavia, ha sede la malattia residua. La reazione immunitaria è spesso responsabile dell’interruzione della terapia. Negli adulti affetti da LLA, inoltre, l’incidenza di coinvolgimento del Sistema Nervoso Centrale (SNC) è del 5% e tali pazienti presentano una sopravvivenza più breve di quelli in cui il SNC non è affetto. La terapia attualmente adottata richiede radioterapia associata a somministrazione intratecale di chemioterapici.
Al momento non esistono ADC basati su L-asparaginasi, né nanobody catalitici dotati di questa attività. L'invenzione rappresenta quindi un avanzamento nello stato dell'arte e presenta un rilevante potenziale applicativo.
Limiti attuali tecnologie / Soluzioni
L'utilizzo di anticorpi monoclonali con attività catalitiche può avere grandi vantaggi soprattutto per le applicazioni
cliniche. In particolare, l'utilizzo di uno scaffold compatibile con l'uomo può consentire di evitare reazioni del sistema immunitario dovute all'origine esogena di farmaci proteici. Inoltre, usando i mAbs catalitici, il targeting della molecola può essere ottenuto più facilmente sfruttando, ad esempio, l'uso di anticorpi bi o multivalenti.
Tecnologia e nostra soluzione
L’attività asparaginasica è stata trasferita su uno scaffold totalmente originale, un nanobody con una dimensione di soli 15 KDa, e quindi circa dieci volte più piccolo dell’asparaginasi wild-type.
Le dimensioni ridotte della molecola facilitano di per sé il passaggio della BEE e a tale molecola ne può essere collegata un’altra che faciliti ulteriormente il targeting. Tale fusione genera un nuovo Antibody-Drug Conjugate (ADC), che abbiamo definito Targeted Catalytic Nanobody (T-CAN), capace di trasportare l’attività catalitica e di indirizzarsi in modo specifico sulla cellula target.
Al momento non esistono ADCs basati su L-asparaginasi, né nanobody catalitici dotati di questa attività. L'invenzione rappresenta quindi un avanzamento nello stato dell'arte e presenta un rilevante potenziale applicativo.
TRL
Il team