“A second observer to help pathologists make faster and more accurate diagnoses for timely patient’s treatment”
AEQUIP (Automated Enhanced QUantitative imaging in Immunohistochemistry and Pathology) vuole essere un prodotto per la valutazione delle sezioni istologiche, che permetterà l’estrazione automatica di tutti quei parametri utili al patologo per definire delle diagnosi accurate per il paziente. Il prodotto AEQUIP è stato progettato per l’industria medica, in particolare per l’anatomia patologica.
Stato del brevetto
DEPOSITATO
Numero di priorità
102018000005848
Data di priorità
28/06/2018
Licenza
ITALIA
Mercato
Secondo il report Frost & Sullivan ‘‘Global Digital Pathology Market, Forecast 2021’’, tra il 2016 e il 2021 il mercato del software in Digital Pathology è in aumento del 130% in tutto il mondo, del 140% negli USA e del 90% nell’UE.
Secondo “Digital Pathology Market to 2025 – Global Analysis and Forecasts by Product”, questa tendenza si ripeterà almeno fino al 2025: si prevede che il mercato globale della Digital Pathology raggiungerà $ 1.139 milioni entro il 2025 da $ 613 milioni nel 2020, con un CAGR del 13,2%.
La crescita del mercato del software in Digital Pathology è una conseguenza dell’aumento di WSI – Whole Slide Imaging System, il classico vetrino diventa digitale. Partendo dall’immagine digitale è possibile utilizzare software quantitativi per analizzare le immagini. Ciò è dovuto alla necessità di inserire nuove tecnologie nel settore dell’Anatomia Patologica, da anni trascurato a favore del settore della radiologia.
Problema
Il cancro è la seconda causa di morte a livello mondiale. Nel 2018 sono stati diagnosticati oltre 18,1 milioni di nuovi casi di cancro nel mondo, questi, secondo il Global Cancer Observatory, saranno più di 29,5 milioni nel 2040, con un aumento di circa il 60% in poco più di 20 anni.
Nei prossimi anni ci sarà un forte calo dei medici specialisti, tra cui gli anatomopatologi, in Italia e nel mondo. In Italia, secondo FIASO, questo porterà ad avere circa 20.000 medici in meno in otto anni, il 18% in meno rispetto al numero di specialisti del 2017. Stessa tendenza si riscontra negli USA dove, secondo AAMC, il 65% degli specialisti in anatomia patologica e patologia clinica, circa 13.000 medici, hanno più di 55 anni.
Limiti attuali tecnologie / Soluzioni
Nel settore della Digital Pathology sono presenti tantissime aziende Multinazionali come Philips, Leica e Roche, che, oltre a dividere il mercato hardware, sono entrate nel mercato del software attraverso acquisizioni di start up innovative. A questi giganti va aggiunto anche VisioPharm, che si occupa solo di software.
Parlando di piccole imprese o startup, possiamo trovare PathAI e PageAI(America), Indica Labs (New mexico), AIforia (Finlandia) e altri.
Tuttavia, i nostri approcci sono diversi dagli altri, vogliamo integrare nuove tecnologie come Intelligenza Artificiale, Machine e Deep Learning in modo diverso e innovativo, integrando questi nuovi strumenti con parametri matematici e statistici dello specifico tumore.
Questo ci aiuterà a ottenere le future certificazioni necessarie (FDA e IVD). Inoltre, a differenza di altri player, i nostri strumenti sono sviluppati in modo da essere integrati e utilizzabili con immagini differenti (provenienti da scanner differenti), e la nostra soluzione è modulare: partendo dagli stessi algoritmi / brevetti siamo in grado di sviluppare i nostri tool per diversi tessuti.
Killer Application
Stain Normalization: questo tool è in grado di normalizzare e ricolorare digitalmente un vetrino fisico con soli 2 clic. Aiuterà i patologi nel loro lavoro fornendo una nuova immagine digitale secondo la loro intensità preferita.
Tumor Detection: questo tool è in grado di rilevare e riconoscere il tessuto tumorale dall’immagine digitale del vetrino. In questo modo, Aequip può essere impiegato come fase di pre-screening e, di conseguenza, i patologi analizzeranno solo potenziali vetrini che presentano tessuto tumorale. Questo è molto importante perché molto del lavoro quotidiano del patologo viene impiegato sui vetrini negativi. Più del 60% dei vetrini prostatici e più del 70% dei vetrini mammari sono negativi.
Tumor Quantitative Analysis: questo tool è in grado di quantificare l’aggressività del tumore attraverso l’estrazione di parametri specificati dall’immagine digitale del vetrino. Attualmente, i patologi analizzano i vetrini al microscopio, osservando il vetrino tramite i loro occhi, per estrarre i parametri richiesti per la diagnosi, di conseguenza, questi saranno qualitativi, approssimativi e soggettivi.
Tecnologia e nostra soluzione
Aequip è una Startup e Spin off del Politecnico di Torino fondata nel 2020. L’industry di Aequip è la branca medica denominata Digital Pathology. La Digital Pathology permette di studiare, attraverso immagini digitali ottenute da vetrini, le patologie umane mediante esame microscopico dei tessuti.
I sistemi di analisi delle immagini digitali stanno subendo un cambiamento nel paradigma tecnologico a causa dell’uso di soluzioni innovative. Ciò si riscontra soprattutto nella Digital Pathology, il settore della medicina che si sta sviluppando e crescendo negli ultimi anni. Aequip vuole entrare in questo settore, sfruttando tutta la potenza dei calcolatori esistenti, per fornire risultati precisi, dettagliati e solidi nel tempo, creando uno standard di quantificazione all’interno dell’Anatomia Patologica. Con l’inserimento di Aequip si innalzerà la qualità della diagnostica e si velocizzerà l’intero flusso di lavoro medico che, ad oggi, a causa degli innumerevoli casi da analizzare e alla diminuzione degli specialisti, ha il suo collo di bottiglia negli anatomopatologi.
Vantaggi
I sistemi sviluppati da Aequip utilizzano innovazioni dirompenti come Intelligenza Artificiale, il Machine e il Deep Learning, soluzioni che se utilizzate correttamente possono creare il giusto mix per affermarsi in questo settore. Le tecnologie sviluppate da Aequip sono in grado di estrarre automaticamente tutti i parametri quantitativi utili per una corretta diagnosi. Questi algoritmi sono progettati per supportare il patologo durante il processo diagnostico, fornendo risultati precisi, dettagliati e solidi nel tempo, consentendo di velocizzare il flusso di lavoro e ridurre l’errore umano.
TRL
Il team
Massimo Salvi
Orazio Pennisi
Emilio Paolucci
Maurizio Loiacono
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