La tecnologia proposta si colloca nell’ambito del trattamento di malattie oncologiche dipendenti dalla
L-asparagina per la proliferazione. In particolare riguarda l’uso di un coniugato di anticorpi (Antibody-Drug
Conjugate, ADC), una proteina di fusione comprendente un frammento di anticorpo target e un’asparaginasi
batterica.

Stato del brevetto

CONCESSO

Numero di priorità

PCT/IB2018/057259

Data di priorità

20/09/2018

Licenza

INTERNAZIONALE

Mercato

Il mercato di riferimento è quello oncologico.

Il mercato attuale della L-asparaginasi corrisponde a circa un terzo del mercato mondiale degli enzimi terapeutici e si aggira intorno a 800 milioni di dollari l’anno (previsto per il 2020).

Occorre considerare anche un “unmet need” superiore a 1 miliardo di dollari.

Ci si aspetta che la nuova molecola possa appropriarsi almeno della fetta di mercato dei non responder, pari a circa il 10% del totale dei pazienti

Problema

La L-asparaginasi è impiegata dalla prima metà del secolo scorso per il trattamento combinato della Leucemia Linfatica Acuta dei bambini. Nonostante la grande percentuale di successo (90%), rimane un 10% di casi che non rispondono alla terapia e/o che vanno incontro a ripresa di malattia. Inoltre, gli effetti collaterali derivati dall'azione sistemica dell'enzima sono numerosi e talvolta invalidanti.

Limiti attuali tecnologie / Soluzioni

L’Asparaginasi (ASNase, EC 3.5.1.1) è un farmaco proteico capace di inibire la crescita di un tumore rimuovendo l'apporto extracellulare degli aminoacidi non essenziali L-asparagina (L-asn) e L-glutammina (L-gln).

La terapia combinata comprendente ASNasi, glucocorticoidi e vincristina, come stabilito dal protocollo BFM (Berlino, Francoforte, Monaco), ha un 90% di tasso di successo. Tuttavia, l'uso clinico dell’ASNase per il trattamento di tumori solidi è ancora sconsigliabile in quanto la terapia basata su ASNase presenta un'elevata tossicità sistemica e immunogenicità, soprattutto nei pazienti adulti.

Coniugare l'enzima a un anticorpo rivolto contro un antigene cellulare di superficie generando un nuovo tipo di molecola, nota come Antibody-Drug Conjugate, permetterà di concentrare l'enzima dove occorre, ovvero sulle cellule tumorali e nel microambiente tumorale, raggiungendo così due scopi: massimizzare gli effetti locali rispetto a quelli sistemici e ottimizzare l'azione del farmaco sul tumore.

Killer Application

La presente invenzione trova applicazione in campo medico ed in particolare per il trattamento di patologie oncologiche dipendenti dalla L-asparaginasi per la proliferazione.

Trattamento delle leucemie e dei linfomi dipendenti dall'apporto esogeno di asparagina

Potenziale efficacia sui tumori solidi dipendente dalla fornitura di asparagina esogena

Tecnologia e nostra soluzione

Negli ultimi decenni, l'uso di coniugati di ADCs ha dimostrato che è possibile dirigere un'attività specifica del farmaco solo dove necessario, riducendo la tossicità sistemica del farmaco e, allo stesso tempo, concentrando la sua attività su cellule bersaglio.

Nel presente brevetto, riportiamo la progettazione, la produzione e la caratterizzazione di una nuova proteina di fusione ricombinante ottenuta unendo un scFv per il targeting alla L-ASNase di E. coli tipo II (EcAII).

Al fine di ottenere il gene che codifica per la proteina di fusione del frammento di anticorpo (scFv) con la L-asparaginasi (EcAII) (scFv-EcAII), la sequenza di scFv contro il recettore di superficie CD19 e la sequenza del gene ansB sono state clonate in frame ed espresse in cellule BL21 (DE3). Espressione e purificazione sono state condotte con metodi standard ed abbiamo dimostrato sia la conservazione dell'attività enzimatica sia il legame con la superficie cellulare delle cellule che esprimono CD19.

Vantaggi

Elevata specificità terapeutica

Ridotta citotossicità off-target

Effetto dell'ambiente ridotto sul farmaco

Stabilità migliorata

Effetti collaterali ridotti

Efficacia migliorata

Miglioramento della qualità della vita del paziente

Roadmap

I tempi per testare l'efficacia in vivo sono di circa 1-2 anni.

Cerchiamo partner industriali interessati a supportare le prossime fasi della ricerca, fino alla fase preclinica.

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