L’accesso alle risorse di acqua dolce è tra i principali temi mondiali, con un orizzonte fissato ai prossimi 20 anni per il settore agricolo e l’industria alimentare. Le criticità interessano soprattutto le regioni del Sud-Asia, America Latina, Africa, ed in particolare nelle regioni sub-Sahariane, caratterizzate da vincoli di natura fisica (assenza della risorsa idrica), ma anche da vincoli di natura economica (assenza di infrastrutture e potabilizzazione).
Lo sviluppo tecnologico ha spinto la desalinizzazione (Multi-Stage-Flash; Osmosi Inversa) come soluzione alternativa alla carenza idrica in tali regioni. Tuttavia, elevati consumi energetici, notevoli costi operativi e la dipendenza da risorse energetiche fossili, rendono sostenibili solo impianti di grossa taglia. Inoltre, il vincolo della disponibilità di acqua liquida, è una condizione non sempre verificabile soprattutto nelle regioni interne.
L’invenzione proposta sfrutta invece l’atmosfera come risorsa idrica alternativa. L’Atmosfera è una enorme risorsa idrica, rinnovabile e diffusa, con un contenuto di acqua stimato di 13000 km3, sotto forma di vapore. Tale quantità è il 3% delle acque dolci (non inclusi ghiacciai e giacimenti acquiferi), ovvero 6 volte il totale dei bacini fluviali, attualmente la prima fonte idrica per le attività umane.
Le tecnologie attuali che condensano il vapore oltre agli elevati consumi elettrici, che rendono insostenibile l’accesso alla risorsa atmosferica, hanno performance vincolate alle caratteristiche climatiche del luogo di funzionamento. La nostra tecnologia, basata sull’utilizzo di materiali fortemente igroscopici, permette elevate produzioni di acqua anche in contesti estremamente aridi.