Il problema dei picchi di richiesta è presente in tutte le reti in cui di notte si effettua spegnimento o attenuazione dei sistemi. In particolare nel primo caso, tipico dei climi meno rigidi, la problematica risulta più impattante. Gli spegnimenti/attenuazioni provocano una riduzione della temperatura dell’acqua nella rete e dell’intera infrastruttura. Il picco è dovuto alla quota di energia extra che serve per innalzare la temperatura del sistema a quella di normale funzionamento.
I picchi di energia sono solitamente soddisfatti mediante l’utilizzo di grandi caldaie a gas, che richiedono una quantità di combustibile dal 25 al 50% in più alle centrali cogenerative (la tecnologia spesso usata per l’alimentazione di tali impianti).
La presenza di picchi crea le seguenti problematiche:
1)maggiori costi di acquisto del combustibile per produrre energia.
2)maggior emissioni di inquinanti
3)maggior consumo di energia per pompaggio di acqua (dovuto alle grandi quantità di acqua in circolo)
4)necessità di istallare tecnologie specifiche idonee alla copertura dei picchi (solitamente grandi caldaie a gas)
5)peggior sfruttamento della rete in quanto a parità di infrastruttura la connessione di nuove utenze è limitata dalle grandi quantità di portata circolante durante i picchi (c’è limitazione sulla quantità massima di acqua distribuibile dalla rete)