L’infertilità di coppia può interessare sino al 15% delle nuove coppie che desiderano divenire genitori. Nell’ambito delle cause maschili sicuramente la causa idiopatica è la più frequente. L’invenzione mira a dare una risposta alla diagnostica della infertilità idiopatica maschile.

Stato del brevetto

CONCESSO

Numero di priorità

102018000008506

Data di priorità

11/09/2018

Licenza

INTERNAZIONALE

Mercato

Il fattore maschile costituisce il 50% delle cause dell’infertilità di coppia. Si calcola che nella popolazione occidentale circa il 7% dei maschi ne sia affetto. Se consideriamo il progressivo invecchiamento della popolazione e il declino progressivo della qualità del seme, si può prevedere un significativo incremento della prevalenza dell’infertilità maschile. Inoltre, la causa più frequente dell’infertilità maschile è quella idiopatica (<40%), che il clinico può diagnosticare solo dopo l’esclusione di altre cause grazie ad una serie di indagini complesse che coinvolgono il laboratorio di ormonologia, microbiologia e genetica. La nostra invenzione permette di vicariare in gran parte l’attuale processo diagnostico, permettendo di identificare quelle forme di seria compromissione della spermatogenesi da cause ad oggi non conosciute (infertilità idiopatica). Circa 600 milioni di Europei e nord Americani. Circa 600 milioni di Europei e nord Americani

Problema

L’infertilità di coppia può interessare sino al 15% delle nuove coppie che desiderano diventare genitori. Nell’ambito delle cause maschili sicuramente la causa idiopatica è la più frequente.

In particolare, richiede una diagnostica complessa, talvolta anche invasiva, con consumo di tempo e di risorse.

La nostra invenzione mira a dare una risposta alla diagnostica dell’infertilità idiopatica maschile, alle forme più severe tra cui la azoospermia non ostruttiva (danno primitivo testicolare idiopatico).

Limiti attuali tecnologie / Soluzioni

La disponibilità, l’accesso e la qualità degli interventi per affrontare la diagnosi di infertilità maschile rimangono una sfida nella maggior parte dei paesi.

L’esame del liquido seminale è l’esame principe per la diagnosi di fattore maschile in una coppia infertile. Da sottolineare è il dato che la sua esecuzione deve essere affidata ad un esecutore con specifica «expertise» nel campo. Le successive indagini includono diverse branche specialistiche: i)laboratorio ormonale (FSH, LH, Testosterone, PRL); ii) laboratorio di microbiologia (spermiocoltura); iii) laboratorio di genetica per le forme più gravi di deficit severi della spermatogenesi (oligoastenospermie ed azoospermie). Infine, per le azoospermie spesso si ricorre alla biopsia testicolare diagnostica o al recupero di spermatozoi per le tecniche di fecondazione in vitro.

La diagnosi per l’infertilità idiopatica è di esclusione in quanto supportata da un percorso del tipo « step by step» delle indagini sopra elencate, con lo scopo di escludere le altre forme note dovute prevalentemente ad ipogonadismo, infezione del tratto urogenitale, microdelezioni del cromosoma Y, neoplasie testicolari e ecc.

Killer Application

Verifica del kit invenzione nell’ambito del percorso diagnostico di tutta la popolazione maschile che afferisce ai centri di fecondazione assistita per infertilita primaria di coppia.

Tecnologia e nostra soluzione

Viene proposto un metodo per la identificazione quali-quantitativa delle varianti alleliche generate da specifici polimorfismi del gene del recettore della vitamina D, che risultano essere predittivi di danno testicolare idiopatico. Tale dosaggio, pertanto, risulta essere un efficace metodo non invasivo di predizione di infertilità idiopatica maschile.

Vantaggi

  • Singolo prelievo
  • Metodo non invasivo
  • Metodo mono-fattoriale su singolo polimorfismo predittivo di danno testicolare idiopatico che evita eventuali errori causali o sistematici che possono verificarsi nelle analisi multifattoriali

Roadmap

Poiché il nostro team di ricerca ha già verificato la possibile predittività di grave danno primitivo testicolare e il polimorfismo del recettore della Vit D su un campione di maschi affetti da infertilità idiopatica, si propone di ampliare la casistica dei pazienti coinvolgendo centri di Andrologia e di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), al fine di caratterizzare la qualità del seme in rapporto agli «outcomes» delle tecniche di fecondazione in vitro.

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