Il settore delle costruzioni rappresenta uno dei maggiori consumatori di materie prime al mondo con oltre 42 miliardi di tonnellate di materiali consumati in un anno. Inoltre, i rifiuti da costruzione e demolizione rappresentano circa il 25-30% dei rifiuti totali nell’UE. Un approccio circolare potrebbe aiutare il settore edile a ridurre l’impatto ambientale del costruito. Nell’ambito dell’economia circolare, i sottoprodotti agricoli rappresentano una potenziale materia prima per applicazioni edilizie. La bassa densità dei materiali, associata alla favorevole struttura porosa, li rendono potenzialmente adatti a questa applicazione. Diverse ricerche sono state sviluppate utilizzando scarti di riso, zucchero, mais, ananas, arachidi, caffe, cocco, girasoli, noci, durian. L’arancia è il frutto più coltivato al mondo e rappresenta circa il 50-60% della produzione totale di agrumi. Nel 2016 sono state prodotte più di 124 milioni di tonnellate di agrumi, di cui circa il 50-60% è stato consumato fresco e il restante 40-50% è stato destinato alla trasformazione industriale. Da questa produzione deriva un’enorme quantità di rifiuti; considerando che il 50% è composto da bucce, i rifiuti prodotti sono di circa 3,4 milioni di tonnellate all’anno. Da queste difficoltà ambientali si sviluppa il progetto di riutilizzare i sottoprodotti di trasformazione delle arance nel settore dell’edilizia.