La nostra invenzione riguarda l’uso di supporti solidi per SPPS a base di polidivinilbenzene mesoporoso (PDVB). Si ottiene dal divinilbenzene, già utilizzato per la produzione di resine industriali su larga scala e possiede, nello stato secco, porosità dal 60 al 90%, diametro medio dei pori compreso fra 10 e 80 nm e alta area superficiale specifica (102-103 m2·g-1). Il PDVB mantiene le sue caratteristiche anche quando è “rigonfiato” in molti solventi diversi, con differenze relativamente piccole fra l’uno e l’altro. Può essere funzionalizzato con linkers (Wang, Rink, etilendiammina) che forniscono il punto di aggancio al supporto del primo amminoacido. Vengono poi attaccati, uno alla volta, tutti gli altri amminoacidi e infine il peptide prodotto viene staccato dal supporto.
Con supporti a base di PDVB si ottengono peptidi con buona resa ed elevate selettività e purezza, non solo in N,N-dimetilformammide, ma anche in solventi come l’acetonitrile, più benigni per l’ambiente. Per esempio, con la nostra invenzione il decapeptide ACP 65-74, considerato particolarmente difficile da sintetizzare, viene prodotto in acetonitrile con purezza dell’80%, mentre con i supporti convenzionali la sua sintesi è possibile solo in N,N-dimetilformammide.
I supporti a base di PDVB mesoporoso della nostra invenzione si presentano dunque come alternative green, utili a migliorare sia l’impatto economico che quello ambientale dei processi di SPPS, rispetto a quelli convenzionali.