Nei Paesi Occidentali le patologie a carico dell’apparato cardiovascolare sono la più comune causa di morbilità e di mortalità con importanti ricadute sui sistemi sanitari nazionali. In presenza di ostruzione vasale, al fine di ristabilire il flusso ematico, preservando tutte le funzioni dei tessuti a valle, è necessario introdurre un bypass arterioso o sostituire completamente il vaso ostruito. Durante gli ultimi decenni, diverse tipologie di sostituti vascolari sono stati impiegati per ottenere bypass o per sostituire vasi danneggiati. Protesi non biodegradabili sono state usate con successo come sostituti vascolari ma solamente per vasi con un calibro superiore a 6.0 mm. Queste, invece, non possono essere impiegate quando il vaso interessato presenta un calibro inferiore poiché si potrebbe andare incontro ad eventi di natura trombotica, iperplasia intimale, possibile calcificazione e possibile risposta infiammatoria, nonché infezioni che prendono vita dalla protesi impiantata. Ad oggi, differenti approcci su scala di laboratorio sono stati sviluppati per ottenere delle protesi di piccolo calibro, biodegradabili e bioriassorbibili, costituite da polimeri lavorati mediante stampante 3D, elettrofilatura o da tessuti decellularizzati da animale, ma senza successo. RESCUE viene prodotta con la tecnica dell’elettrofilatura e risulta essere una protesi vascolare altamente innovativa che potrebbe avere importanti ricadute socio-economiche.