La tecnologia brevettata, che ha ricevuto il premio Ciullini-Chiarugi per la tesi di laurea incentrata sulla stessa, combina una sottostruttura in alluminio a un pannello di rivestimento in legno di Pino Radiata con trattamento Accoja nell’ottica di creare un sistema commercialmente competitivo rispetto a facciate a schermo avanzato con altri materiali di rivestimento ed ottenere un rivestimento caratterizzato da eccezionali prestazioni di stabilità e resistenza ai fattori climatici. La configurazione del pannello di
rivestimento, che assicura un’ampia traspirazione del materiale ligneo, fa sì che sia possibile utilizzarlo sia come elemento opaco ma anche come frangisole, andando semplicemente ad alternare un traverso ed un vuoto anziché traversi consecutivi. Si ottiene così un elemento di rivestimento che è schermante, ma allo stesso tempo non oscurante. Il pannello di rivestimento viene realizzato interamente in stabilimento, ed il fatto che sia caratterizzato da un processo industrializzato di prefabbricazione consente un notevole abbattimento dei costi, rispetto ad altri sistemi con rivestimento ligneo. La presenza di una sottostruttura prefabbricata in alluminio offre la possibilità al sistema di essere regolato nelle tre direzioni spaziali per assorbire tolleranze ed errori di costruzione e di variare lo spessore dell’isolamento termico e dell’intercapedine d’aria a seconda dei requisiti progettuali. Nasce quindi un sistema innovativo di facciata con rivestimento in legno a schermo avanzato o, meglio ancora, ventilata da utilizzare per le nuove costruzioni o per il miglioramento energetico ed estetico delle esistenti, attraverso l’utilizzo di legno di Pino Radiata, e non di legno composito.