Il principale problema per gli stakeholders in questo momento è l’eccessivo rischio associato al settore dell’energia da moto ondoso, che limita gli investimenti. La natura pre-commerciale del settore, unitamente all’assenza di informazioni pubbliche sul funzionamento delle tecnologie, rende l’investimento troppo rischioso per essere considerato “bancabile”, mentre i limiti tecnologici lo rendono troppo poco redditizio per i venture capitalist e gli investitori privati. Quest’ultima considerazione implica anche che il settore crescerà per garantire stabilità al sistema elettrico in uno scenario di maggiore diffusione delle rinnovabili.
Allo stato dell’arte è noto che l’energia del moto ondoso è una fonte di energia rinnovabile con una capacità energetica globale del moto ondoso superiore a 2 TW. In particolare, sono noti sistemi interamente sommersi e invisibili dalla riva comprendenti boe, completamente sotto il pelo dell’acqua, che sfruttano l’energia delle onde per alimentare delle pompe fissate sul fondale. Detti sistemi noti non sono però in grado di sfruttare al massimo l’energia del moto ondoso in quanto le configurazioni note prevedono solo un generatore collegato al fondale marino mediante o un solo cavo teso oppure più cavi tesi tra loro e divergenti verso il fondo del mare. Questo comporta che la boa reagisce solamente con il fondale marino ed inoltre che la boa capta solamente oppure in modo predominante una componente verticale del moto ondoso laterale. La presente invenzione ha pertanto lo scopo di risolvere i problemi della tecnica nota descrivendo una soluzione configurata per ottenere prestazioni di potenza elevate e generare elettricità a basso costo dall’energia delle onde marine.