La disponibilità, l’accesso e la qualità degli interventi per affrontare la diagnosi di infertilità maschile rimangono una sfida nella maggior parte dei paesi.
L’esame del liquido seminale è l’esame principe per la diagnosi di fattore maschile in una coppia infertile. Da sottolineare è il dato che la sua esecuzione deve essere affidata ad un esecutore con specifica «expertise» nel campo. Le successive indagini includono diverse branche specialistiche: i)laboratorio ormonale (FSH, LH, Testosterone, PRL); ii) laboratorio di microbiologia (spermiocoltura); iii) laboratorio di genetica per le forme più gravi di deficit severi della spermatogenesi (oligoastenospermie ed azoospermie). Infine, per le azoospermie spesso si ricorre alla biopsia testicolare diagnostica o al recupero di spermatozoi per le tecniche di fecondazione in vitro.
La diagnosi per l’infertilità idiopatica è di esclusione in quanto supportata da un percorso del tipo « step by step» delle indagini sopra elencate, con lo scopo di escludere le altre forme note dovute prevalentemente ad ipogonadismo, infezione del tratto urogenitale, microdelezioni del cromosoma Y, neoplasie testicolari e ecc.