La tecnologia è una piattaforma di vettori fagici capace di mediare l’ablazione selettiva di cellule tumorali o di batteri patogeni in applicazioni di terapia sonodinamica. Il vettore fagico, di per se innocuo per le cellule dell’ospite, è decorato sulla superficie con centinaia di molecole che solo in seguito ad esposizione a ultrasuoni producono specie reattive dell’ossigeno, citotossiche per la cellula bersaglio. Lo stesso vettore può poi essere facilmente ingegnerizzato per esporre diversi ligandi cellula-specifici, per bersagliare in principio qualsiasi tipo di cellula/patogeno.

Stato del brevetto

DEPOSITATO

Numero di priorità

102019000010131

Data di priorità

26/06/2019

Licenza

INTERNAZIONALE

Mercato

Il mercato globale dei farmaci antitumorali raggiungerà circa $335,06 Mld entro il 2029 (+9,1%, 2021-2030). Nel 2020, sono stati diagnosticati 19 Mio di nuovi casi di cancro a livello globale, con un aumento di nuovi casi del 47% (2020-2040). Il mercato globale della resistenza antimicrobica è valutato a $9,39 Mld nel 2020 e si stima che raggiungerà i $13,8 Mld nel 2027 (CAGR 4,68%, 2021-2027). La resistenza agli antibiotici e l’emergere di agenti patogeni multi-farmaco resistenti hanno un impatto negativo sul bilancio dei sistemi sanitari. Si stima che tra il 2015 e il 2050 si spenderanno in UE fino a €1,1 Mld/anno a causa della resistenza antimicrobica. Entro il 2050, le infezioni resistenti ai farmaci potrebbero uccidere 10 Mio di persone all’anno, spingendo fino a 24 Mio di persone nella povertà entro il 2030.

Problema

La terapia sonodinamica (SDT) è un approccio terapeutico innovativo che prevede una combinazione di ultrasuoni e agenti chimici specializzati noti come sonosensibilizzatori. L’attivazione del sensibilizzatore da parte degli ultrasuoni genera specie reattive dell’ossigeno (ROS) responsabili della citotossicità. Gli ultrasuoni, potendo penetrare più in profondità nei tessuti rispetto all’irradiazione luminosa, permettono il trattamento anche in regioni profonde del corpo. A titolo di esempio, l’ultrasuono può essere focalizzato in una regione di un tumore per attivare un sonosensibilizzatore, offrendo così la possibilità di colpire i tumori solidi in maniera mirata.

Uno dei limiti fortemente avvertiti con la SDT è però legato alle alte potenze di ultrasuoni da impiegare per ottenere un’attivazione dei sensibilizzatori tale da risultare efficace. Di contro, un eccesso di potenza dell’ultrasuono danneggia anche i tessuti sani. Inoltre i sensibilizzatori devono essere indirizzati selettivamente alle cellule bersaglio per non danneggiare le cellule sane circostanti. Una soluzione (vettore) che permettesse di associare basse potenze ultrasoniche a un indirizzamento specifico di un numero sufficiente di sensibilizzatori avrebbe quindi un impatto dirompente nel campo della SDT, con una corte veramente ampia di applicazioni e pazienti che beneficerebbero dei vantaggi offerti dalla soluzione.

Limiti attuali tecnologie / Soluzioni

Considerando che la maggior parte dei pazienti oncologici recidiva a causa dello sviluppo e/o della proliferazione di cellule tumorali resistenti alla chemio/immuno/radioterapia, sono urgentemente necessarie nuove ed efficaci terapie mirate per l’eradicazione. Il carcinoma ovarico, per esempio, è la quarta causa di morte per cancro nelle donne nel mondo industrializzato, a causa della sua natura relativamente asintomatica e allo stato spesso avanzato al momento della diagnosi. Analogamente i batteri antibiotico-resistenti rappresentano una delle minacce più grandi che la comunità deve affrontare a livello globale. Secondo un nuovo rapporto dell’agenzia IACG istituita appositamente da OMS e ONU, ogni anno 700mila persone muoiono per infezioni antibiotico-resistenti, con prospettive di crescita se non verranno sviluppo nuove terapie alternative agli antibiotici attualmente in uso clinico.

Killer Application

Le applicazioni della tecnologia sono molteplici e si prestano ad approcci di medicina personalizzata. Al momento l’idea di sviluppo prevede di focalizzare su terapie antitumorali per neoplasie HER2-positive, EGFR-positive e GD-2 positive resistenti a chemioterapici e trattamenti immunologici; in particolare per il trattamento di tumore al seno (Her2-positivo), tumore ovarico (EGFR-positivo, oltre 150.000 decessi ogni anno nei paesi industrializzati), sarcoma epiteliode (EGFR-positivo) e neuroblastoma infantile (GD-2 positivo).

Tecnologia e nostra soluzione

Grazie alla modularità della piattaforma, i fagi sono facilmente reingegnerizzati per esporre diversi ligandi cellula-specifici, così da poter raggiungere il tipo cellulare richiesto dalla specifica applicazione. Allo stesso tempo il fago può essere decorato con migliaia di sonosensibilizzatori aumentandone il numero veicolato per singolo evento di legame: questo aumenta l’efficacia della SDT poiché si ha attivazione anche a bassissime potenze ultrasoniche. È possibile utilizzare un comune sonotrodo fisioterapeutico per distruggere in maniera mirata una massa tumorale, o un tumore a cellule diffuse, non altrimenti attaccabile chirurgicamente. Poiché la soluzione sviluppata è modulare, l’invenzione permette di essere declinata di volta in volta per affrontare una specifica problematica, prestandosi quindi anche a interventi di medicina personalizzata. I prodotti che possono essere ottenuti dall’applicazione sono nel campo della nanomedicina e comprendono terapie antitumorali e antibiotiche mirate e minimamente invasive. La tecnologia è efficace per trattare tumori o infezioni resistenti a chemioterapici e antibiotici.

Vantaggi

La soluzione fa vantaggiosamente uso di un’intensiva coniugazione del fago M13, poiché il capside virale è molto più grande e ordinato rispetto alla superficie degli anticorpi solitamente utilizzati per l’indirizzamento in SDT, e può essere decorato con un numero più elevato di sensibilizzatori rispetto ad altri vettori terapeutici. L’efficienza della SDT è così aumentata di almeno due ordini di grandezza rispetto all’uso dello stesso sensibilizzatore non coniugato al fago. Lo schema di progettazione del vettore presenta quindi il vantaggio di aumentare il numero di sensibilizzatori veicolati per singolo evento di legame, rendendo l’applicazione adatta all’impiego di comuni ecografi o sonicatori fisioterapici, già disponibili in clinica.

Roadmap

  • Validazione della azione antitumorale in modelli murini;
  • Messa a punto di protocolli specifici per tumore ovarico, tumore al seno, sarcoma epiteliode e neuroblastoma;
  • Modifiche al capside fagico per aumentare persistenza del vettore nell’organismo;
  • Licensing brevetto a SpinOFF company.
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