L’invenzione consiste in un processo per il trattamento ad impatto zero dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) ed un recupero delle sostanze ferromagnetiche in essi contenuti con il grado di purezza necessario per essere reintrodotte nel ciclo di produzione di magneti permanenti per applicazioni ai motori elettrici, agli attuatori magnetici, agli elettromagneti, ai sensori, ecc.

Stato del brevetto

DEPOSITATO

Numero di priorità

102018000008043

Data di priorità

10/08/2018

Licenza

INTERNAZIONALE, ITALIA

Mercato

Il mercato globale dei composti su cui sono basati gli attuali dispositivi elettrici ed elettronici è dominato dalla Cina che occupa più del 50% delle quote per quanto riguarda sia l’approvvigionamento delle risorse minerarie (terre rare) sia per la produzione dei componenti e dei dispositivi. In particolare, il mercato dei composti ferromagnetici è in forte crescita, soprattutto per le applicazioni che interessano la conversione dell’energia: oltre 8 G$ nel 2013 con una crescita attesa di oltre il 50% nel 2020.

Problema

Poiché il mercato dei dispositivi elettrici ed elettronici è in costante crescita, la domanda di terre rare e metalli preziosi è parimenti crescente e si constata un aumento decisamente sopralineare. In relazione a questo si registra una crescita del riciclo delle materie prime dai RAEE in tutti i paesi tecnologicamente sviluppati e quindi sono necessari nuove tecnologie a basso impatto ambientale. In questo contesto, l’Europa è allineata con il consumo dei dispositivi, ma è carente per quanto riguarda azioni su larga scala di recupero dei materiali critici dai RAEE.

Limiti attuali tecnologie / Soluzioni

Oggi i metodi applicati a livello industriale per il recupero di terre rare dai RAEE consistono nella combustione e nell’attacco chimico con basi e acidi forti. Entrambi questi i processi costituiscono un problema sia per il notevole impatto ambientale, sia perché non consentono di recuperare tutti i materiali critici contenuti nei RAEE.

L’impatto ambientale, che è dovuto sia all’estrazione sia al processo di lavorazione per ottenere gli elementi ed i composti direttamente utilizzabili per la realizzazione dei dispositivi, è importante ed esteso sul territorio, a partire dalla contaminazione atmosferica, del suolo e delle falde acquifere.

Tra le soluzioni alternative in fase di studio per ridurre l’impatto ambientale, spiccano l’idrogenazione e l’attacco con acidi organici.

Killer Application

La tecnologia brevettata nell’ambito del progetto RECRYME può essere immediatamente implementata per potenziare gli impianti esistenti di recupero dei materiali critici dai RAEE, consentendo il riciclo ad impatto zero dei materiali ferromagnetici.

Tecnologia e nostra soluzione

Nel processo brevettato, i materiali ferromagnetici sono selezionati dai dispositivi disassemblati per essere processati con la tecnologia RECRYME, mentre la parte rimanente dei dispositivi proseguirà il trattamento nell’impianto preesistente. Dopo una prima frammentazione, i materiali ferromagnetici saranno sottoposti ad idrogenazione, macinazione criogenica, riscaldamento e separazione magnetica. Questo processo garantisce il recupero delle sostanze ferromagnetico con un grado di purezza maggiore del 90% (in peso).

Vantaggi

I principali vantaggi della tecnologia RECRYME sono:

  • Preselezione delle sostanze ferromagnetiche presenti nei RAEE, con conseguente valore aggiunto rispetto ai trattamenti tradizionali;
  • Impatto zero del processo di trattamento e spesa energetica contenuta grazie all’uso di materiali innovativi per applicazioni criogeniche;
  • Recupero di risorse strategiche per la tecnologia presente e futura.

Roadmap

Il processo RECRYME può essere integrato in qualsiasi impianto esistente. Un impianto dimostrativo sarà realizzato presso il gruppo Arcobaleno Cooperativa Sociale.

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