Visti i vantaggi della MRI, attualmente le linee guida Urologiche, consigliano fortemente di effettuare la MRI prima della biopsia. Seguendo tali raccomandazioni, si prospetta una forte crescita del numero di esami MRI da effettuare. La nostra tecnologia, si pone come strumento per affrontare l’enorme carico di lavoro che gli ospedali dovranno soddisfare per adeguarsi alle recenti raccomandazioni, con un mercato fortemente legato alla crescita del numero di esami MRI che si prevede verranno effettuati nei prossimi anni secondo diversi scenari.
SCENARIO A – Mercato attuale – Prevenzione spontanea: Basato sulla prevenzione spontanea e sull’applicazione delle nuove linee guida EAU 2020. Nei prossimi anni gli esami di MRI cresceranno costantemente come progressiva sostituzione della biopsia, in funzione dell’età e dei risultati del PSA. La MRI non sarà solo utilizzata nei centri avanzati e specializzati, ma diventerà parte integrante del workflow, frutto del consiglio dei medici di base o degli specialisti al paziente.
SCENARIO B – Mercato incrementale con la Sorveglianza Attiva: basato sulla possibile crescita di esami generati da nuove politiche di Sorveglianza Attiva (SA) con l’uso della MRI. Molti dei tumori identificati e classificati a basso rischio, non evolvono per tutta la vita del paziente (sono i cosiddetti tumori “indolenti”), in questo caso si consiglia di entrare in protocolli di Sorveglianza Attiva. Finora, tali protocolli prevedevano di non trattare attivamente il tumore, ma sorvegliarlo con ripetuti esami di PSA e BIOPSIE periodiche. Queste ultime oltre ad essere poco precise tendono a spaventare il paziente. La MRI potrebbe avere le caratteristiche di efficacia clinica e compliance per un utilizzo sistematico nelle politiche di Sorveglianza Attiva, migliorando la qualità della vita dei pazienti e riducendo significativamente i costi di trattamento. Nello scenario B, sulla base delle stime si potrebbe apprezzare un incremento del 15,8% degli esami di MRI rispetto allo scenario A.