Sebbene efficaci, le maschere facciali attualmente disponibili sul mercato presentano diverse criticità che determinano la mancata collaborazione del bambino nell’indossare il dispositivo terapeutico per il tempo prescritto (12 o 24 ore al giorno, per 9-12 mesi). Disponibili solo in due misure standard, queste maschere sono poco ergonomiche, pesanti e spesso mal adattate alla fronte e al mento. I supporti per la fronte e il mento causano spesso irritazioni e decubiti. Di conseguenza, il disagio percepito, l’ingombro e l’instabilità della maschera, oltre alla scarsa estetica, rappresentano ulteriori fonti di vergogna e imbarazzo da parte dei giovani pazienti.
Le precedenti strategie di personalizzazione includono la registrazione di un’impronta in alginato del viso del paziente e il modello in gesso derivato viene utilizzato per montare i componenti della maschera facciale. Tuttavia, a contatto diretto con la pelle, l’alginato può essere fonte di disagio per il paziente. In alternativa, un materiale stucco a base di PVC applicato all’interno dei supporti standard ha migliorato l’adattamento dei pezzi riprendendo i contorni naturali del viso, pur non facilitando ulteriormente la compliance al trattamento.