La lesione renale acuta (AKI) è una sindrome che attacca i reni causando un rapido declino delle loro capacità funzionali. Nella maggior parte dei casi l’AKI si manifesta in combinazione con altre malattie, tipicamente correlate ai sistemi cardiovascolare e respiratorio. Per questo motivo, i pazienti con il più alto rischio di incorrere in AKI sono gli anziani, i diabetici o le persone affette da ipertensione e coloro che hanno insufficienza cardiaca.
In un contesto generale di stato medico critico del paziente, la mancanza della funzione di depurazione e regolazione svolta dai reni peggiora la condizione clinica risultando essere un aggravante fatale, contribuendo alla morte del ricoverato nel 13% dei casi e provocando un aumento di 10 volte del tasso di mortalità.
Il problema principale relativo all’AKI è la difficoltà di avere una diagnosi tempestiva della sindrome. Infatti,
la graduale perdita della funzionalità renale, che porta ad un episodio di AKI, non è clinicamente osservabile monitorando i parametri fisiologici o guardando i risultati degli esami clinici. Pertanto, il medico non è in grado di condurre terapie specifiche per prevenire l’AKI, poiché non ci sono informazioni sulla funzione renale e sul rischio di contrarre AKI.